Faris Arapović è morto lo scorso 18 settembre, batterista giovanissimo dei Zabranjeno Pušenje e poi nel 1990 cofondatore della band Sikter che nel 1995 aprì a San Siro il concerto di Vasco Rossi “Il rock sotto l’assedio”. Assieme ai membri della Sikter, fu uno dei protagonisti del documentario Raja Sarajevo girato nel 1994 dal regista Erik Gandini
Domenica scorsa era giorno di elezioni, a Srebrenica come a Sarajevo. Con una differenza notevole: mentre gli elettori della capitale, nella maggior parte dei casi, hanno dovuto fare pochi passi per andare al seggio, circa metà degli aventi diritto al voto a Srebrenica hanno dovuto affrontare un viaggio di diverse ore. Un reportage e una breve intervista al candidato sindaco Ćamil Duraković
Domenica 7 ottobre si terranno le elezioni amministrative in Bosnia Erzegovina. Nel Paese, che da mesi attraversa un difficile momento di crisi politica ed economica, i riflettori sono puntati su Srebrenica dove, per la prima volta, potranno votare solo gli attuali residenti e non quanti vi risiedevano prima della guerra
Una settimana interamente dedicata alla fotografia, seguendo i principi del turismo responsabile, per scoprire Sarajevo sotto sei diverse prospettive. Il bilancio dell'iniziativa organizzata in agosto da Feedback, Shot Viaggi Reportage e Fotografija.ba
“Marš Mira” è un percorso della durata di tre giorni e della lunghezza di circa 110 chilometri, da Nežuk a Potočari, in Bosnia orientale, su un tracciato simile a quello intrapreso da migliaia di persone in fuga da Srebrenica l’11 luglio del ’95. Il resoconto di un partecipante all'edizione di quest'anno
Lunedì 23 aprile alcuni studenti si sono riuniti nell’atrio della Facoltà di Filosofia dell'Università di Sarajevo per manifestare contro la censura e le discriminazioni nei luoghi di studio. All’origine del gesto l’aggressione subita da tre di loro per aver criticato un questionario rivolto ai donatori di sangue che discriminava le persone omosessuali. La cronaca
11.541 sedie rosse sulla via Maršala Tita. Di fronte alla platea vuota per 45 minuti si alternano letture e canti. Ballerini danzano sotto il palco, ragazze e ragazzi di elementari e medie intonano “Give peace a chance”. Lo stesso messaggio che 20 anni fa i cittadini di Sarajevo rivolsero al mondo. Un appello che il mondo lasciò cadere nel vuoto
Martedì 20 marzo circa mille veterani delle forze armate della Bosnia Erzegovina si sono radunati a Sarajevo, di fronte al Parlamento. Sono ex nemici della guerra '92-'95. Vent'anni dopo, con una protesta unitaria e pacifica, chiedono il versamento delle pensioni. Nostra intervista a Senad Hubjer, presidente dell’associazione dei militari pensionati
Nel marzo di 20 anni fa, dopo la vittoria del sì in un referendum disertato dalla maggioranza dei serbo bosniaci, la Bosnia Erzegovina dichiarò la propria indipendenza. Un mese dopo iniziò la guerra. Le riflessioni di Jovan Divjak sul ventennale
Una nevicata di grandi proporzioni si è abbattuta nei giorni scorsi sulla Bosnia Erzegovina. Dichiarato lo stato d’emergenza, ancora notevoli le difficoltà. Tre storie descrivono la situazione del Paese e le condizioni di vita dei cittadini
La crisi economica internazionale, e la stagnazione politica interna, stanno colpendo duramente la Bosnia Erzegovina. I poveri nel Paese sarebbero ormai un milione. Manifestazioni di protesta contro i rincari di luce e gas
Poco meno di dieci mesi fa le frontiere dell’area Schengen sono state aperte ai cittadini della Bosnia Erzegovina in possesso di passaporto biometrico. Ora però, si parla già di richiuderle. Sotto esame il caso dei richiedenti asilo e le responsabilità europee
Violenti scontri tra tifosi a Banja Luka a margine della partita tra gli ospiti del Borac e il Željo di Sarajevo. Pochi giorni dopo, a Mostar, gli ultras hanno invaso il terreno di gioco per assalire i giocatori dopo il derby tra Velež e Zrinjski. La disperazione targata generazione 1990